Indice
Introduzione
1. Prospettive condivise: vivere l’esperienza di un disturbo dell’alimentazione
- Un’istantanea
- Raccolta di pensieri
2. Lavorare con una comprensione comune della malattia: informazioni di base sui disturbi dell’alimentazione
- È un disturbo dell’alimentazione?
- Miti sui disturbi dell’alimentazione
- I fatti (per ora...)
- Quali fattori contribuiscono allo sviluppo dei disturbi dell’alimentazione?
- Come vengono trattati i disturbi dell’alimentazione?
- Perché i disturbi dell’alimentazione sono così difficili da curare?
- Qual è la prognosi?
3. Conseguenze e consapevolezza del rischio medico
- Osservazioni importanti
- Indice di massa corporea
- Monitoraggio regolare del peso
- Cambiamenti importanti: parlarne con Edi
- Il trattamento sanitario obbligatorio
- La denutrizione come fattore di mantenimento
4. Prendersi cura di una persona cara con un disturbo dell’alimentazione: primi passi
- 1. Affrontare l’argomento: primi pensieri
- 2. Affrontare l’argomento: preparazione e risoluzione dei problemi
- 3. Affrontare l’argomento: pianificazione accurata
- 4. Azione
- 5. Se questa volta fallisci
- 6. Cercare altri supporti?
- 5. Stili di cura dei caregiver
- Come reagisci? A livello emotivo
- Come reagisci? A livello comportamentale
6. Stress, tensione e sviluppo della resilienza
- Perché i caregiver sono predisposti allo stress?
- 1. Mancata disponibilità ad accettare aiuto
- 2. Tempo di contatto
- 3. Lo sforzo del ruolo: favorire la coerenza a casa con i familiari e altri caregiver
- 4. Problemi legati al disturbo
- 5. Credenze sulla malattia
- 6. Relazioni interpersonali
- 7. Bisogni non soddisfatti
- 8. Stigma
- Ricorda
7. Comprendere il cambiamento
- Introduzione
- Fasi di cambiamento
- Come le persone si muovono verso il cambiamento
- Come il ciclo del cambiamento può bloccarsi
- Perché usare il regolo della disponibilità al cambiamento?
- Dirlo
- Prossimi passi
- Caregiver che vogliono cambiare
8. Comunicazione
- Come si svolge la comunicazione
- Alcuni punti di partenza per i “principianti della comunicazione”
- Abilità comunicativa n. 1: il colloquio motivazionale
- Abilità comunicativa n. 2: affrontare le trappole della conversazione
- Abilità comunicativa n. 3: “fisioterapia mentale”.
- Abilità comunicativa n. 4: atmosfera
- Abilità comunicativa n. 5: intelligenza emotiva
- Abilità comunicativa n. 6: creare regole e stabilire limiti
- Abilità comunicativa n. 7: riformulare i pensieri inutili
- Abilità comunicativa n. 8: discutere di cambiamento e progressi
9. Relazioni di cura
- Errori di comunicazione nei disturbi dell’alimentazione
- Fase 1: fattori di rischio interpersonali
- Fase 2: fattori di mantenimento interpersonali
- I fattori interpersonali possono mantenere la malattia
- Ottenere il giusto equilibrio emotivo
- Ottenere il giusto equilibrio nel dare la direzione
- Trovare il giusto equilibrio
10. Relazioni sociali: partner, fratelli e sorelle e coetanei
- Il sistema innato della ricompensa sociale
- Il cervello sociale nei disturbi alimentari
- Promuovere la complessità sociale: le relazioni con i pari e il partner
- Il rapporto di coppia
- Il rapporto con i fratelli
- I rapporti di amicizia
- Proteggere il benessere di tutti i caregiver
11. Essere modello d’intelligenza emotiva e di capacità di risolvere i problemi
- Registrazione emotiva e sensibilizzazione
- Rotture di relazioni
12. Affrontare la restrizione alimentare
- A. Il ruolo dell’alimentazione e dei comportamenti alimentari
- B. Come cambiare le cattive abitudini alimentari
- C. Prendere distanza dalle regole del disturbo dell’alimentazione
- D. Affrontare l’alimentazione
- Punti chiave
- E. L’alimentazione assistita
- F. Dare supporto quanto basta
- Altre informazioni
13. Come aiutare con abbuffate e pratiche di eliminazione
- Capire cosa causa lo stato mentale bulimico
- Reazioni all’iperalimentazione
- Valutare i pro e i contro del cambiamento
- Azione: imposta un obiettivo realistico
14. Gestire i comportamenti difficili
- Priorità comportamentali
- Regole di base
- Affrontare gli antecedenti (o fattori scatenanti) dei comportamenti
- Affrontare i comportamenti
- Cambiare i comportamenti del disturbo dell’alimentazione
- Linguaggio e tratti familiari
- 1. Gestire i comportamenti: il vomito
- 2. Gestire i comportamenti: i rituali e le compulsioni
- 3. Gestire i comportamenti: i sintomi ossessivo-compulsivi e il perfezionismo
- 4. Gestire i comportamenti: l’esercizio fisico eccessivo
- 5. Gestire i comportamenti: le emozioni intense
- 6. Gestire i comportamenti: l’autolesionismo
- Feedback
15. Riflettere, rivedere e rilassarsi
- Riassumendo…
- Lavorare insieme: chi vive con Edi è una squadra
- Trovare la forza e sviluppare resilienza
- Riflettere sulle reazioni inutili
- Lavorare per aiutare ad affrontare alcuni dei punti deboli sottostanti alla malattia
- Parole e frasi utili: quali e cosa?
- Ripetere
- Lasciare correre
- Trappole di rassicurazione
- Comportamenti inaccettabili
- Parole d’incoraggiamento molto importanti
- Altri aggettivi positivi da utilizzare per promuovere il cambiamento nel disturbo dell’alimentazione
- Registrare i progressi e le battute d’arresto
- Un diario collettivo?
- Conclusione