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I principi neuroscientifici dei training cognitivi

Francesco Benso e Eva Benso

Copertina PRINCIPI NEUROSCIENTIFICI (170x240 mm).jpg

Sintesi

Sottotitolo:
Applicazioni del Metodo Benso® in clinica, in ambiti educativi, neuromotori, sportivi e artistici
Caratteristiche tecniche:

170x240mm; brossura cucita; materiali scaricabili allegati

Pubblicazione:

settenbre 2023

Questo volume nasce sulla scia degli studi sull’Executive Attention, sulla memoria di lavoro e sui bias metodologici clinico-sperimentali e intende rappresentare la base teorico-pratica degli interventi in diverse modalità e in peculiari contesti riferiti alla (ri)abilitazione, alla promozione del benessere e di una maggiore autonomia di vita. Pertanto, pur riguardando ampiamente il mondo clinico, vede applicazioni anche in quello educativo/pedagogico ed artistico/sportivo, essendo le stesse funzioni esecutive attentive trasversali e alla base di ogni processo finalizzato ad uno scopo, in qualsiasi contesto.

Nella prima parte del libro sono descritte le reti attentivo-esecutive; le manovre e le applicazioni necessarie per elicitare i cambiamenti di stato attentivi e potenziare contemporaneamente anche apprendimenti specifici; il concetto di “risorse”, come trattarle ed amplificarle, valutando anche gli stati emotivi e motivazionali; le proprietà e le controindicazioni dei training cognitivi (sono riportati studi derivanti dalla letteratura internazionale), al fine di realizzare una (ri)abilitazione adattiva e generalizzabile.

Nella seconda parte viene introdotto e presentato l’Integrated Cognitive Training (ICT, training cognitivo integrato), anche a livello metodologico e di presa in carico, in un’ottica multisistemica, con la descrizione dei principali trattamenti utilizzati nel Metodo Benso® (definibile anche ICT, di I e II livello con diverse varianti ed espansioni). 

Il testo è corredato di approfondimenti e infografiche e di materiali per il training scaricabili dalla piattaforma eBook di Hogrefe.

Indice

Introduzione

Parte I. Attenzione esecutiva: modelli e teoria delle applicazioni ai trattamenti

1. Network attentivi

1.1. Default Mode Network (DMN) / 1.2. Central Executive Network (CEN) / 1.3. Salience Network (SN) / #1. Ancora considerazioni e osservazioni sull’homunculus / #2. Un punto di vista metodologico e neuroscientifico con ricadute sulla clinica / 1.4. Orientamento dell’attenzione: automatico e volontario / 1.5. L’allerta fasico e tonico / #3. Approfondimento della letteratura sull’allerta (pareri diversi) / #4. Un olimpionico famoso studia empiricamente le curve di warning / #5. Approfondimento attenzione minima e diversi stati di allerta / 1.6. Considerazioni riassuntive

2. Stati attentivi e dinamiche tra i circuiti

2.1. Stati di flusso, maestri orientali e valutazioni delle neuroscienze / #6. Il segreto del “ripetere senza ripetere”: come evitare la routine con tecniche di consapevolezza (un’esperienza personale) / 2.2. Come affrontare il noto problema delle 10.000 ore / #7. Le osservazioni di Csíkszentmihályi e la teoria del flow / 2.3. Sugli “stati di flusso” e altro / 2.4. Meccanismi e modelli relativi ai network: un riassunto “operativo” / #8. I segnali subliminali del corpo sono spesso più importanti dei messaggi verbali /#9. Alcuni importanti circuiti emotivi affettivi che ricadono sulla memoria / 2.5. Alcune riflessioni sull’autotraining degli operatori

3. Le risorse: definizioni, interazioni tra sistemi cognitivi, emotivi e motivazionali

3.1. Definizione di “risorse” / 3.2. Le caratteristiche delle risorse attentive / 3.3. Il doppio compito / 3.4. Ancora sulle risorse / #10. Rituali consapevoli per aiutare l’allenamento mentale nello sport, trasferibili nei diversi set di apprendimento / 3.5. I compiti di shifting potenti alleati nei trattamenti: una conoscenza più approfondita per il loro corretto utilizzo 7 #11. Il cambiamento di stato: dalle reti di salienza (SN) ai gangli della base 

4. I training cognitivi. Applicazione critica di modelli noti e meno noti sui sistemi di intervento

4.1. Prime regole per definire un trattamento cognitivo: il conflitto tra le metanalisi / 4.2. Il supervisore empatico / #12. I tre tipi di empatia / 4.3. Training adattivi e non adattivi, ovvero pseudotrattamenti / #13. Alcuni casi di dislessia trattati con successo, pubblicati su riviste internazionali / 4.4. L’apprendimento motorio complesso / #14. Letteratura che mette in evidenza la forte interazione tra motorio e cognitivo / 4.5. Gli esercizi di visualizzazione applicati all’immaginazione motoria o alla rielaborazione di materiale visivo in memoria di lavoro / 4.6. Lo sviluppo dell’Integrated Cognitive Training (ICT): Metodo Benso® e il problema del transfer / #15. Per non fraintendere: termini e alcune procedure / 4.7. Riflessioni conclusive sul nostro metodo integrato: una metodologia aperta

Parte II. Il training cognitivo integrato (ICT)

5. ICT: verso la pratica

5.1. Aspetti di metodo sull’ICT: esercizi e oltre / 5.2. Caratteristiche di contenuto e di forma: la seduta e la sua “atmosfera” / 5.3. Dalla valutazione al trattamento: l’invio / 5.4. La taratura o, ancora meglio, le tarature / 5.5. Autostima e autoefficacia / 5.6. Articolazione della seduta / 5.7. Compiti a casa / 5.8. Teleabilitazione / 5.9. Ambiti ricreativi / 5.10. Ultime raccomandazioni sui materiali del metodo e sui training presentati / 5.11. I principi base dell’ICT (ovvero cosa è l’ICT in sintesi)

6. Attivazione attentiva

6.1. Breve introduzione storica / 6.2. A chi è rivolta / 6.3. Informazioni preliminari / 6.4. Regole base / 6.5. Costruzione teorico-pratica di materiali per l’attivazione / 6.6. Taratura / 6.7. Attivazione motoria / 6.8. Varianti / 6.9. Motricità cognitiva e attivazione / #16. Carte potenziamento / #17. Updating uditivi

7. APE10

7.1. Breve introduzione storica / 7.2. A chi è rivolto / 7.3. Informazioni preliminari / 7.4. Costruzione teorico-pratica dei materiali 7 7.5. Le fasi dell’APE10 / 7.6. La gestione del trattamento nei 10 minuti / 7.7. Varianti / #18. APE contrari / #19. Riflessioni teorico-pratiche sull’uso del tachistoscopio / #20. Papiro egizio

8. La matrice da visualizzare

8.1. Breve introduzione storica / 8.2. A chi è rivolta / 8.3. Informazioni preliminari / 8.4. Regole di costruzione teorico/pratica dello strumento / 8.5. Regole base e fasi specifiche / 8.6. Taratura / 8.7. Gestione dell’errore / 8.8. Varianti / #21. Le matrici da visualizzare sovrapposte del training di II livello / #22. Immagine mentale 01: esperienze personali / #23. Immagine mentale 02

9. La tecnica dei loci

9.1. Breve introduzione storica / 9.2. A chi è rivolta / 9.3. Informazioni preliminari / 9.4. Fasi del training / 9.5. Esempio teorico-pratico: associazione delle prime tre carte durante la fase 2 / 9.6. Taratura / 9.7. Gestione dell’errore / 9.8. Varianti / #24. Matrici di integrazione logica

10. La Torre di Hanoi

10.1. Breve introduzione storica / 10.2. A chi è rivolta / 10.3. Informazioni preliminari / 10.4. Fasi del training / 10.5. Taratura / 10.6. Riflessione sull’allenamento / 10.7. Gestione dell’errore / 10.8. Il ruolo cruciale delle pause / 10.9. Varianti / #25. Giochi utili / #26. Arti visive

Conclusioni. Cautela nell’interpretazione delle “etichette diagnostiche”: cosa dobbiamo conoscere prima di…

Un brevissimo esempio riassuntivo di alcuni concetti fondamentali utilizzando un protocollo virtuale per riabilitare la lettura

Bibliografia

Appendice