Finalità: | valutazione della capacità di stare a giudizio |
Età/target: | da 11 anni in poi |
Caratteristiche: | intervista semistrutturata |
Composizione: | 16 item con scala di risposta a 3 punti |
Somministrazione: |
forma: individuale (carta e matita)
tempo: ca. 15'-20' |
Scoring: |
forma: modulo di decodifica
tempo: modulo di decodifica |
Edizione italiana: | Silvio Ciappi e Benedetta Vittoria |
Data di pubblicazione: | maggio 2017 |
Accelera il percorso legale: un uso sistematico della FIT-R può contribuire ad eliminare una grande percentuale di soggetti costretti a lunghi e costosi ricoveri e valutazioni.
Road map: la FIT-R prevede un processo decisionale guidato a 3 passi che permette al professionista di giungere rapidamente e con sicurezza al giudizio di competenza o non competenza.
Utilizzabile anche con i minori: la FIT-R, che è basata sugli standard adottati in “Dusky”, valuta le capacità legali che sono generalmente rilevanti nei minori giudicati dal tribunale degli adulti ed anche per i minori giudicati dal tribunale minorile.
La FIT-R è un’intervista semistrutturata seguita da una scala di valutazione attraverso la quale il professionista valuta per ogni sezione il grado di capacità di un indagato o un imputato a stare in giudizio. Il fine principale è di garantire che tutti gli aspetti importanti della competenza a stare in giudizio siano valutati in modo anche da aumentare l’uniformità di tali valutazioni.
La verifica se l’imputato possiede la capacità di stare a giudizio sta sempre di più acquisendo rilevanza anche in Italia all’interno delle valutazioni forensi in ambito penale, ma è ancora trattata con una certa frettolosità come quesito preliminare nelle valutazioni psichiatrico-forensi e quindi normalmente discussa dai periti senza un adeguato approfondimento, ma come logica conseguenza della valutazione principale, ovverosia quella sulla capacità d’intendere e di volere e sulla pericolosità sociale.
La FIT-R risponde, invece, proprio all’esigenza di tracciare per il tecnico e il consulente di parte una sorta di road map attraverso la quale orientare le proprie valutazioni cliniche e forensi. È per questo motivo che essa rappresenta uno strumento imprescindibile per chi voglia effettuare una valutazione psichiatrico-forense appropriata e completa. Anche se può essere utilizzata come parte della valutazione iniziale di un imputato ricoverato, la FIT-R è stata costruita per essere usata anche come strumento di screening, con lo scopo principale di identificare il prima possibile quei soggetti chiaramente competenti, cosicché possano continuare il loro percorso legale senza ritardi o interruzioni.L’intervista è divisa in tre sezioni parallele, ognuna comprendente un set di item riguardo a specifiche abilità. Ogni item comprende una definizione e una lista di domande; le risposte dovrebbero fornire le informazioni necessarie per la valutazione di ogni item. Le tre sezioni sono:
La scala di valutazione
Dopo che il materiale nelle tre sezioni è stato raccolto, il professionista valuta il grado di menomazione in ciascuna delle tre sezioni attraverso una scala a tre punti per misurare il livello di compromissione per ogni item e determina la competenza di stare in giudizio dell’imputato.
Il giudizio finale
Una volta che il professionista ha completato l’intervista, può esprimere il giudizio finale riguardo alla competenza a stare in giudizio dell’imputato utilizzando l’apposito modulo di decodifica. Il primo passo è decidere se il soggetto abbia o no un disturbo mentale che interferisca con la performance dell’imputato sulle abilità psicolegali richieste. Il secondo è considerare ognuna delle tre abilità psicolegali richieste all’imputato. Il terzo è esaminare le informazioni a disposizione (presenza di un disturbo mentale e performance in ognuna delle tre abilità richieste) e giungere così al giudizio finale riguardo alla competenza. Ci sono quattro possibili esiti:
cod. 6005901 | Volume FIT-R con intervista e moduli fotocopiabili |
€ 44,00 ** |
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