Finalità:
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valutazione del rischio di violenza |
Età:
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12-18 anni |
Formato:
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checklist |
Composizione:
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24 item |
Somministrazione:
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- forma: individuale
- tempo: 10'-15'
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Punteggi:
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punti T e percentili |
Campione:
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151 maschi autori di reati |
Autori italiani:
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Ugo Sabatello, Paolo Iliceto e Simona Stefanile |
Data pubblicazione:
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dicembre 2018 |
In adolescenza si raggiunge il picco del periodo di rischio evolutivo per l’avvio o la partecipazione ad atti di violenza grave, motivo per cui la valutazione del rischio di violenza è richiesta spesso per soggetti di questa fascia di età, sia in contesto giudiziario che clinico e psichiatrico.
Il SAVRY è lo strumento per la valutazione del rischio di violenza più comunemente utilizzato nella fascia di età 12-18 anni e sul quale è stato condotto il maggior numero di ricerche. Composto da fattori di rischio e fattori di protezione di comprovata evidenza scientifica, il SAVRY segue l’approccio Structured Professional Judgment (SPJ) o assessment clinico guidato. In questo approccio, il professionista esegue una valutazione sistematica del rischio facendo riferimento a un elenco di fattori rilevanti, a ciascuno dei quali corrisponde un criterio di valutazione che, dalla letteratura esistente, risulta connesso con la recidività della violenza. L’obiettivo è combinare i punti di forza dell’approccio clinico e dell’approccio attuariale per migliorare la qualità del giudizio finale.
APPLICAZIONI
Il SAVRY è stato ideato per essere utilizzato come aiuto e guida nella valutazione professionale del rischio e nella pianificazione di interventi per la gestione del rischio di violenza in adolescenza. L’enfasi su fattori di tipo dinamico lo rende adatto anche al monitoraggio dei cambiamenti e a quanto concerne la pianificazione di trattamenti clinici, la definizione di condizioni di supervisione, la decisione di rilascio e scarcerazione.
I risultati del test possono essere utilizzati come riferimento nella progettazione di un potenziale intervento: i fattori che contribuiscono in modo più forte ad aumentare il rischio potrebbero costituire il target dell’intervento, mentre i fattori di protezione potrebbero essere potenziati nell’obiettivo generale di ridurre il rischio di futuri comportamenti violenti.
Messo a punto specificamente per valutare il rischio di violenza, il SAVRY è efficace anche nel prevedere il rischio di recidiva criminale.