Collana:
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100 domande |
Caratteristiche tecniche:
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134x208mm; brossura cucita |
Pubblicazione:
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ottobre 2025 |
L’intelligenza artificiale (AI) sta vivendo una crescita tumultuosa e per certi aspetti disordinata e ha iniziato a rivoluzionare settori chiave della società. Quello attuale rappresenta un momento cruciale per la sua diffusione e integrazione nelle attività professionali. Con investimenti globali significativi e un mercato in rapida espansione, la AI sta diventando una tecnologia pervasiva, destinata a trasformare profondamente anche il campo della psicologia clinica, giuridica e del lavoro e della ricerca. Tuttavia, questa evoluzione solleva interrogativi complessi: quale sarà l’impatto reale della AI sul lavoro degli psicologi e degli psichiatri? E come possiamo prepararci per affrontare i cambiamenti che questa tecnologia comporta?
Per molti professionisti della salute mentale, comprendere il funzionamento e le potenzialità della AI può sembrare un’impresa ardua. Sebbene non sia necessario diventare esperti tecnici, è fondamentale almeno acquisire una comprensione generale ed intuitiva di queste tecnologie per sfruttarne al meglio le potenzialità come assistenti virtuali nel contesto psicologico.
Questo libro nasce con l’obiettivo di fornire una panoramica chiara e accessibile sull’uso dell’intelligenza artificiale applicata alla psicologia e alla psichiatria con un’enfasi sul ruolo che la psicologia ha avuto nelle varie tappe di sviluppo dell’intelligenza artificiale. Il libro esplora le potenziali applicazioni della AI nella diagnosi, nella personalizzazione dei trattamenti e nella gestione delle attività cliniche quotidiane.
Il testo offre un approccio pratico all’utilizzo degli strumenti di AI più avanzati, indicando come poter integrare software come ChatGPT e NotebookLM nel lavoro quotidiano, sfruttando questi strumenti per analizzare documenti clinici o studiare la letteratura scientifica in modo più efficiente. Questi metodi di lavoro non sono solo innovativi ma anche potenti alleati per migliorare la qualità del lavoro psicologico, riducendo il carico amministrativo e di basso livello a vantaggio del tempo “mente dello psicologo” dedicato ai pazienti.
In un momento storico in cui la AI sta ridefinendo i confini tra tecnologia e uomo, questo libro si propone come una guida essenziale per i professionisti della psicologia e psichiatria che desiderano affrontare con consapevolezza ed entusiasmo le sfide e le opportunità offerte da questa rivoluzione tecnologica alla quale stiamo partecipando in diretta.
La rapidissima evoluzione della AI Generativa rende impossibile produrre un volume definitivo e perfettamente aggiornato e anche questo libro, già completato, ha richiesto repentine modifiche a seguito dell’arrivo dei Large Reasoning Model. Gli autori si sono tuttavia sforzati di focalizzare l’attenzione su temi contemporaneamente utili dal punto di vista pratico ma anche resistenti alla tumultuosa evoluzione.
PARTE I. Nascita e sviluppo dell’intelligenza artificiale
1. Quali sono stati i contributi della psicologia cognitiva nelle prime fasi di sviluppo dell’intelligenza artificiale in settori come apprendimento, ragionamento e percezione?
2. Quali sono state le tappe principali nello sviluppo dell’intelligenza artificiale?
3. In che modo i modelli di McCulloch e Pitts, basati su neuroni artificiali che richiamano i neuroni biologici, furono ispirati dalla comprensione del funzionamento cerebrale?
4. In che modo il lavoro di Donald Hebb influenzò la comprensione dei processi psicologici umani in termini di modelli neurali?
5. Come il test di Turing rifletteva un approccio psicologico per valutare l’intelligenza artificiale attraverso l’interazione umana?
6. In che misura la psicologia ha contribuito alla definizione degli obiettivi dell’intelligenza artificiale negli anni 1950-60?
7. Perché il perceptron di Rosenblatt può essere considerato come la prima simulazione della percezione visiva?
8. Quali sono stati i principali approcci all’intelligenza artificiale sviluppatisi tra gli anni ‘50 e ‘70?
9. In che modo l’introduzione delle reti neurali artificiali ha influenzato l’evoluzione dell’intelligenza artificiale?
10. Cos’è il connessionismo?
11. Quali sono state le critiche principali al connessionismo da parte dei teorici delle teorie modulari/simboliche della cognizione umana?
12. Che differenza c’è tra la psicolinguistica chomskiana e i modelli linguistici di grandi dimensioni?
13. Qual è stato l’impatto dell’aumento della potenza di calcolo e della disponibilità di big data sullo sviluppo della AI nel XXI secolo?
14. Cos’è il deep learning e in cosa si differenzia rispetto a un Multilayer Perceptron (MLP)?
15. In che modo il deep learning ha rivoluzionato i campi di applicazione dell’intelligenza artificiale?
16. Come funzionano i sistemi di intelligenza artificiale specializzati per la visione?
PARTE II. I Large Language Model
17. Cosa sono i Large Language Model?
18. Qual è stato il ruolo dei transformer nello sviluppo dell’intelligenza artificiale generativa?
19. Come può una rete neurale artificiale decodificare le parole e il linguaggio?
20. Che ruolo hanno avuto ChatGPT e i modelli GPT nello sviluppo recente dell’intelligenza artificiale?
21. Come funzionano i transformer e perché hanno permesso un salto qualitativo nel livello di comprensione linguistica?
22. Come avviene l’addestramento di un LLM come GPT-4 di OpenAI?
23. Come avviene la generazione di un testo da parte di un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM)?
24. Cosa sono i foundation o pre-trained model come GPT-4o, Grok 3, DeepSeek R1?
25. Cosa sono gli LLM multimodali?
26. Cos’è la scaling law?
27. Quali sono gli LLM più potenti disponibili all’inizio del 2025?
28. Come funzionano le allucinazioni prodotte dagli LLM?
29. Quali sono i problemi causati dalle allucinazioni?
30. Gli LLM possono essere considerati dei modelli della cognizione umana?
31. Perché gli LLM possono ambire ad essere i migliori modelli che oggi abbiamo a disposizione della cognizione umana?
32. Quali sono i compiti che gli LLM riescono a svolgere a livello umano e quali invece no?
33. Gli LLM hanno un modello del mondo?
34. Gli LLM simulano bene i reali processi cognitivi dell’uomo?
35. Se gli LLM simulano bene una molteplicità di processi cognitivi dell’uomo, perché alcuni ricercatori pensano che gli LLM siano solo degli stupidi pappagalli stocastici (stochastic parrots)?
36. Le risposte fornite da un LLM sono dei taglia e incolla evoluti?
37. Perché gli LLM sono i modelli che approssimano meglio i processi cognitivi umani?
38. Che cosa sono le caratteristiche emergenti (emerging features) degli LLM?
39. Quando si manifestano le proprietà emergenti negli LLM?
40. Possiamo fare degli esempi di capacità logiche emergenti?
41. Quali sono le caratteristiche del modello che modulano le prestazioni degli LLM?
42. Gli LLM fanno anche errori simili a quelli che sono stati messi in evidenza negli studi cognitivi condotti sull’uomo?
43. Gli LLM sono in grado di fare ragionamenti che richiedono la comprensione di nessi causali?
44. Gli LLM hanno una loro personalità tipica?
45. È possibile migliorare le prestazioni dei LLM inserendo strategie metacognitive?
46. Come si fa a capire come effettivamente funzionano gli LLM quando forniscono una risposta?
47. Quale grado di autonomia hanno i migliori sistemi di LLM?
48. Cosa sono gli agenti basati sugli LLM?
49. I sistemi di intelligenza artificiale generativa hanno veramente una loro capacità di autodeterminazione e autonomia?
50. I sistemi di AI generativa hanno la capacità di autodeterminarsi?
51. Cosa sono i Large Reasoning Model?
52. Cos’è il reinforcement learning?
53. Quali sono le tecniche di apprendimento profondo integrate nell’architettura di un LRM?
54. Quanto sono simili le risposte fornite dagli LLM alle risposte fornite da esperti umani alle medesime domande?
55. Per cosa viene usata oggi l’intelligenza artificiale generativa (GenAI)?
56. Qual è il livello di rischio legato alla capacità di comportamenti autonomi della AI generativa (GenAI)?
57. Cos’è il ragionamento analogico e perché alcuni ricercatori lo ritengono centrale per la definizione di AGI e difficilmente raggiungibile?
59. Cos’è l’ARC Challenge?
60. Gli LLM riescono ad essere creativi?
61. Cos’è l’Artificial General Intelligence (AGI)?
62. Quando secondo gli esperti sarà raggiunta l’AGI?
63. Che differenza c’è tra modelli chiusi e aperti (open source)?
64. Che cosa è la superintelligence?
65. La AI può diventare cosciente?
66. Nella valutazione delle prestazioni della AI si sente sempre parlare dei “benchmark”: cosa sono?
67. Perché i benchmark hanno avuto un ruolo importante nello sviluppo della AI?
68. Gl LLM riescono a comprendere il livello di novità in una ricerca scientifica a livello di un esperto umano?
69. Cosa sta succedendo nel mondo della AI?
70. Quali sono i rischi e le conseguenze di una diffusione incontrollata della AI?
71. Come posso restare aggiornato sugli sviluppi della AI?
PARTE III. Le applicazioni pratiche della AI alla psicologia e alla psichiatria
72. Come faccio a capire quale modello linguistico usare nella mia professione di clinico?
73. Che differenze ci sono, dal punto di vista dell’utilizzatore, tra i vari sistemi di intelligenza artificiale generativa (GenAI)?
74. Quali sono le linee guida per impostare una istruzione (prompt) efficace?
75. Quali sono le procedure da seguire per interrogare un sistema di AI in modo da ottenere una risposta il più esaustiva possibile?
76. Come può essere già oggi usata la AI in psicologia clinica?
77. Come faccio ad analizzare una grande quantità di documenti clinici, articoli scientifici o documenti processuali?
78. Come posso usare gli strumenti di AI generativa (GenAI) nella mia attività di psicologo clinico?
79. L’intelligenza artificiale può anche essere usata per identificare la simulazione nelle risposte ai questionari di personalità?
80. È possibile usare la AI generativa per avere interpretazioni complesse dei risultati dei test (ad es., MMPI-2)?
81. È possibile usare la AI generativa per interpretare i risultati di una batteria di test neuropsicologici?
82. L’intelligenza artificiale generativa (GenAI) può essere utilizzata per formulare ipotesi diagnostiche sulla base della trascrizione di un colloquio clinico?
83. Ci sono esempi di chatbot che supportano un intervento di psicoterapia?
84. Quanto può essere accurato un colloquio clinico guidato da un chatbot?
85. Quali strumenti basati sulla AI posso usare per avere una panoramica completa delle conoscenze scientifiche in ambito psicologico?
86. Ho un articolo “rappresentativo” dell’area di ricerca di mio interesse, come posso ricostruire le ricerche sullo stesso tema in modo da non perdere lavori importanti?
87. Ho identificato gli articoli d’interesse, come faccio a riassumerli tutti?
88. Come faccio a scoprire qual è la posizione maggioritaria in un determinato argomento scientifico?
89. Come posso usare i LLM per individuare campi di ricerca ancora aperti e meritevoli di approfondimento?
90. Posso fare un’analisi critica di una bozza di un articolo scientifico per migliorarne la leggibilità?
91. Devo fare delle osservazioni a una relazione di peritale che sostiene tesi diverse dalle mie. Come posso usare la AI per identificare i punti critici da mettere in evidenza?
92 Come funziona Consensus?
93. Come funziona esattamente l’AI di Consensus per estrarre e sintetizzare i risultati degli studi scientifici?
94. Come posso creare una raccolta di articoli su un tema di mio interesse, sempre consultabile?
95. Come funzionano le app Deep Research di Google, OpenAI e Perplexity, e Grok 3 per la ricerca scientifica?
96. Gran parte dei sistemi di AI sono a pagamento. Quali sono i migliori che non richiedono un abbonamento?
97. Quali sono le caratteristiche distintive della web app per la ricerca denominata SciSpace?
98. Che strumenti di AI posso usare per interrogare un articolo scientifico?
99. Come posso ricavare una mindmap su un determinato tema (es. I disturbi di personalità)?
100. Come devo usare gli strumenti di AI in modo responsabile?