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ComFor - Forerunners in Communication

ComFor - Forerunners in Communication

La comunicazione è indispensabile per gli esseri umani, in quanto consente loro di iniziare le interazioni, di far conoscere i propri bisogni e desideri e di condividere esperienze ed emozioni. In genere la comunicazione viene acquisita in modo spontaneo, ma la pratica clinica dimostra che non tutti hanno uno sviluppo naturale e armonico. Nelle persone con un disturbo evolutivo, ad esempio autismo e/o disabilità intellettive, l’interazione e la comunicazione sembrano essere abilità difficoltose già sul nascere. L’aiuto degli esperti diventa in questo caso necessario, ma spesso mancano gli strumenti di diagnosi che permettano di creare un supporto adeguato alla comunicazione. Cosa capisce un individuo dell’ambiente che lo circonda? Cosa percepisce e quale significato attribuisce? Un cucchiaio è semplicemente un oggetto senza alcun significato, è qualcosa che si mette in bocca, o – in modo più elaborato – viene associato con il cibo? Prima di iniziare un intervento sulla comunicazione adeguato è necessario trovare una risposta a domande come queste. Troppo spesso si utilizza un approccio troppo complesso e le persone con un disturbo di sviluppo vengono coinvolte in comunicazioni che usano significati che loro non comprendono: ciò può determinare gravi problemi di comportamento. Il ComFor (Forerunners in Communication) si pone l’obiettivo di rispondere alle domande sopra considerate.

Questo test, di origine olandese, è uno strumento clinico che fornisce indicazioni precise sugli interventi individuali di comunicazione, in particolare sulla comunicazione aumentativa. Esso prende in considerazione due domande: primo, quali modalità di comunicazione aumentativa si possono scegliere per il singolo soggetto? Secondo, qual è il livello di attribuzione di significato acquisito dal soggetto, in base al quale vanno utilizzati i mezzi scelti? Più in particolare, il ComFor misura le capacità di percepire e di attribuire significati alle forme di comunicazione non transitorie, nei livelli di presentazione e rappresentazione.

L’arco d’età di riferimento varia da un livello di sviluppo mentale di dodici mesi a uno di sessanta mesi, pertanto può essere somministrato sia a bambini che ad adulti.

 Il ComFor, che si inserisce molto bene sul modello di intervento TEACCH, è quindi pensato per tutti gli operatori (logopedisti, educatori, psicologi, ecc.) che, nei piani psicoeducativi, si occupano di programmi di potenziamento delle abilità comunicative in pazienti autistici o – più in generale – con gravi deficit comunicativi.

ComFor

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ComFor - Forerunners in Communication

Roger Verpoorten, Ilse Noens e Ina van Berckelaer-Onnes

Test per la valutazione del livello di comunicazione nel soggetto autistico ai fini della programmazione della comunicazione aumentativa

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