Finalità:
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valutazione dello stress organizzativo |
Età/target:
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lavoratori e manager |
Formato
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questionario self-report in auto (SQ-a) ed eterovalutazione (SQ-e) |
Composizione:
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69 item |
Somministrazione:
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- forma: individuale (carta e matita) o collettiva - tempo: 15' ca. |
Scoring:
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- forma: computerizzata - tempo: immediato |
Report:
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grafico aggregato (collaboratori), grafico individuale/aggregato (capo/capi), 180° (comparazione capi-collaboratori) |
Psicometria:
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- campione: SQ-a: 1500 lavoratori (sono le seguenti: 59% uomini; 60% anzianità di servizio ≥ 7 anni; 91% tecnici, impiegati, operai); SQ-e: 200 capi (69 uomini; 80% anzianità di servizio ≥ 7 anni; 64% con funzione di manager/dirigente) - punteggi: QI |
Data Pubblicazione:
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estate 2013 |
Qualifica:
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A2 |
Le aziende hanno compreso l’importanza dello stress lavoro correlato in un’ottica di crescita, e gli psicologi quale deve essere il focus: non tanto il documento di valutazione dei rischi, quanto la presa in carico della “parte soggettiva”, ovvero quella rivolta a verificare le fonti di stress e a proporre interventi in ottica preventiva.
Questo strumento, il cui scoring è completamente informatizzato, parte appunto dai parametri della valutazione oggettiva (e dunque la lega al DVR) e permette di approfondire la percezione dello stress a livello individuale e aggregato. L’innovazione sta nell’andare a scardinare uno dei più ovvi e non risolti problemi della valutazione dello stress, cioè la dicotomia che ci si può aspettare tra capo e collaboratori, attraverso una valutazione a 180° (confronto fra la percezione che il capo ha dello stress dei collaboratori e stress effettivamente percepito da questi).